Che cosa è il soil sealing

Parecchio tempo fa ho letto per caso un articolo che parlava di soil sealing e nemmeno avevo idea di che cosa fosse.
Poi ho cercato nel web, quindi ho letto qualche pubblicazione, poi un libro e poi un altro ancora.

È così che ho iniziato a ragionare nel mio lavoro da un altro punto di vista:
come si fa a parlare di progettazione e realizzazione del verde senza tenere conto del fatto che abbiamo sigillato il suolo sul quale camminiamo?
Sì, perché per soil sealing si intende proprio questo: la sigillatura del suolo.

Come abbiamo fatto ad arrivare fino a questo punto? Urbanizzando il territorio e cancellando la biodiversità, per cui costruire case, industrie e strade ha reso impermeabile il terreno.
Sarebbe stata pure una conseguenza facilmente prevedibile, ma per molti decenni non ci si è occupati di che cosa sarebbe accaduto. E ora siamo a parlare di alluvioni e di come ridurre le acque superficiali in tutti i casi in cui sono in eccesso; oggi basta una pioggia intensa perché si parli di stato di allerta, di allarme, di piano di evacuazione. Tracimare, esondare, franare, parole il cui suono ci è sempre più familiare.

La soluzione non è facile.
Diciamo che chi fa il mio lavoro ha il dovere di studiare, di trovare strade nuove e di tentare alternative.

Sì, perché ogni luogo in cui sia presente la vegetazione contrasta la presenza di inquinanti, ma anche l’impermeabilizzazione del suolo.
Un po’ provocatoriamente, potrei dire per spiegarmi che anche un vaso su un terrazzo fa la sua parte, perché rallenta la velocità con cui la pioggia arriva a terra.  E noi abbiamo urgenza di rallentare l’arrivo delle acque meteoriche nella falda acquifera.

Ecco perché ha sempre più senso pensare alla costruzione dei tetti verdi, perché la loro superficie a verde e il loro strato drenante diventano il primo freno e filtro delle piogge.